Nuova Sabatini: aggiornata la procedura di domanda incentivi
Dopo i moduli di domanda, il Ministero aggiorna la procedura di richiesta del contributo sul finanziamento agevolato della Nuova Sabatini: istruzioni operative.
Dopo aver aggiornato la modulistica per la richiesta degli incentivi Nuova Sabatini in base alle ultime novità normative, cambia anche la procedura telematica per chiedere l’erogazione del contributo al Ministero. Tutte le istruzioni sono contenute in due diverse circolari ministeriali, la 295900 del 19 luglio 2019 che recepisce le novità introdotte con il decreto crescita, e la 296976 del 22 luglio, che prevede nuove funzionalità di compilazione guidata.
La Nuova Sabatini consente alle PMI di finanziare in modo agevolato l’acquisto di macchinari per importi tra 20mila euro e 4 milioni (tetto alzato dal Decreto Crescita rispetto al precedentemente limite di 2 milioni). Previsto anche un contributo ministeriale che copre le spese di finanziamento a un tasso del 2,75% oppure del 3,575 per gli investimenti digitali. I recenti interventi normativi hanno previsto l’estensione tra gli istituti finanziatori di nuovi intermediari (ad esempio, i Confidi) e il versamento del contributo in un’unica soluzione fino a importi di 100mila euro.
Vediamo i dettagli sulle diverse novità regolamentate dalle due circolari ministeriali.
- Nuovi istituti finanziari
L’articolo 20 del dl 34/2019 estende la possibilità di erogare il prestito a tutti gli intermediari finanziari regolarmente iscritti all’albo (articolo 106, comma 1, del Tub, testo unico bancario) che statutariamente lavorano con le PMI.
- Innalzamento tetto finanziamento
Il ministero ha pubblicato i nuovi moduli aggiornati con il nuovo tetto a 4 milioni di euro dei finanziamenti concedibili. Nel caso in cui un’impresa abbia chiesto, dopo il primo maggio 2019 (entrata in vigore del decreto crescita), finanziamenti superiori ai 2 milioni di euro (la precedente soglia), vengono accettate anche se è stato utilizzato il vecchio modulo. La regola base è la seguente: il limite massimo di 4 milioni di euro è riferito ai finanziamenti corrispondenti alla somma di tutti gli investimenti ammessi a favore di una singola PMI, mentre il minimo di 20mila euro è riferito alla singola domanda di agevolazione.
- Contributo fino a 100mila euro
In questo caso si tratta di una sorta di semplificazione, per cui fino alla somma indicata il contributo ministeriale è versato in un’unica soluzione. La nuova regola si applica alle domande presentate a partire dal primo maggio 2019.
- Domanda di contributo
Questa è la materia della circolare del 22 luglio, che introduce la nuova procedura di richiesta al ministero a investimento ultimato tramite la piattaforma informatica predisposta ad hoc: le novità riguardano la compilazione guidata della dichiarazione di ultimazione dell’investimento, la richiesta di erogazione, la richiesta annuale di pagamento.
Dichiarazione di ultimazione investimento: bisogna inserire le credenziali trasmesse via PEC dal ministero e compilare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta ultimazione dell’investimento (modulo DUI). In pratica, la fase di compilazione termina con la piattaforma che genera il modulo DUI, contenente l’elenco dei beni oggetto di agevolazione. Quest’ultimo deve essere firmato digitalmente dal legale rappresentante o dal procuratore, e inviato al Ministero, entro sessanta giorni dalla data di ultimazione e, comunque, non oltre sessanta giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento, pena la revoca del contributo concesso. Attenzione: il ministero avverte che i moduli DUI non compilati in via telematica e non inoltrati attraverso la piattaforma, oppure compilati e inviati con altre modalità, sono irricevibili.
Richiesta erogazione contributo: anche qui bisogna usare la procedura telematica compilando il modulo RU, la richiesta unica di erogazione, riferita a tutte le quote annuali del contributo previste dal decreto di concessione. Dopo l’inserimento dei dati la piattaforma presenta il modulo, da firmare digitalmente e inviare al ministero entro e non oltre 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento e previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento. Il mancato rispetto di tale termine determina la revoca dell’agevolazione. Il modulo RU va trasmesso unitamente a documentazione, che viene descritta nella circolare.
E’ possibile compilare nello stesso momento i due moduli, DUI e RU. Il ministero paga la prima quota entro 60 giorni dalla presentazione del modello RU.
Richiesta annuale contributo: ogni anno, l’impresa deve poi compilare il modulo RP, richiesta di pagamento delle quote. La presentazione va effettuata non rima di 12 mesi dalla richiesta precedente, ma entro i 12 successivi. Anche qui, il ministero paga entro 60 giorni. E’ possibile chiedere il pagamento contestuale di due quote di contributo eventualmente maturate, attraverso la trasmissione del modulo RP.
Importante: la nuova procedura va utilizzata anche dalle imprese che hanno già chiesto e ottenuto il contributo precedentemente al 22 luglio 2019. In questo caso (impresa già destinataria del contributo), bisogna compilare il modulo RQR. Se il contributo è superiore a 150mila euro, va allegata specifica documentazione.
(Fonte PMI.IT 250719)