ISCRO Autonomi: richiesta di sussidio al via
Domanda INPS per Partite IVA in Gestione Separata con diritto al sussidio ISCRO, indennità fino a 800 euro per sei mesi: calcolo, requisiti e beneficiari.
Da giovedì primo luglio, i lavoratori autonomi con i requisiti per l’indennità ISCRO possono presentare domanda all’INPS. Si tratta del nuovo ammortizzatore sociale per gli iscritti alla Gestione Separata, introdotto dall’ultima Legge di Stabilità (commi da 386 a 400, Legge di Bilancio 178/2020), che può andare da 250 a 800 euro al mese. I dettagli sono contenuti nella Circolare 94/2021. Spetta alle Partite IVA che nell’anno passato hanno avuto un reddito inferiore a 8.145 euro ed in calo di almeno il 50% rispetto al triennio precedente. Il documento di prassi INPS fornisce tutte le indicazioni nel dettaglio su requisiti, incompatibilità, calcolo della prestazione e presentazione della richiesta di sussidio.
Domanda ISCRO
L’ammortizzatore sociale è previsto infatti in via sperimentale per il triennio 2021-2023, con le domande che si presentano entro il mese di ottobre di ciascun anno. Esclusivamente nel 2021, però, la finestra di presentazione della domanda è dal primo luglio al 31 ottobre, mentre dal 2022 si potrà procedere da gennaio a ottobre. Si può utilizzare la procedura web con proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, PIN INPS), rivolgersi ai patronati o chiamare il contact center (803 164 da rete fissa oppure 06 164164 da rete mobile).
Requisiti di reddito ISCRO
In sede di presentazione della domanda, l’assicurato deve autocertificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse, e l’INPS esegue poi una verifica con l’Agenzia delle Entrate. Il requisito di reddito è quello sopra descritto, quindi chi presenta domanda entro il prossimo 31 ottobre deve aver conseguito nel 2020 un reddito massimo di 8.145 euro, che deve essere inferiore al 50% della media dei tre anni 2017, 2018 e 2019. Attenzione: rileva solo il reddito da lavoro autonomo, e non possono presentare domanda coloro che hanno altre tipologie di reddito (dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa).
Esempio
- Anno di presentazione della domanda 2021;
- Reddito dell’anno 2020 (antecedente alla domanda) pari a € 6.000;
- Redditi del triennio precedente all’anno antecedente la domanda:
2019 |
16.000,00 € |
2018 |
14.000,00 € |
2017 |
15.000,00 € |
Somma |
45.000,00 € |
Media |
15.000,00 € |
50% della media |
7.500,00 € |
Gli altri requisiti ISCRO
- Non essere titolari di pensione e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie: l’ammortizzatore è invece compatibile con compatibile e cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità.
- Non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza.
- Regolarità contributiva.
- Essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Decorrenza e importo ISCRO
L’indennità ISCRO è pari al 25% dell’ultimo reddito semestrale. Esempio: se il reddito annuo 2020 è stato di 6mila euro, bisogna calcolare il 25% di 3mila euro, ottenendo l’importo mensile della prestazione, pari in questo caso a 750 euro. La prestazione minima non può essere inferiore a 250 euro mentre non può superare gli 800 euro (nel caso, viene arrotondata). La prestazione spetta per sei mensilità, a partire dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. Non prevede contribuzione figurativa e non concorre alla formazione del reddito.
REDAZIONE PMI