Casse professionali: indennità anche ai neo iscritti
Per l'accesso all'indennità da 600 euro riservata ai Professionisti, il requisito di fatturato non esclude autonomi e professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria nel 2019 o 2020.
Un aggiornamento alle FAQ (risposte alle domande più frequenti) pubblicare sul sito del Ministero del Lavoro e dedicate all’applicazione delle tutele previste dal decreto Cura Italia, include i giovani iscritti alle Casse Professionali nella platea dei beneficiari dell’indennità a valere sulle risorse del Fondo per il reddito di ultima istanza (ex art. 44 del Decreto-legge 18/2020), quantificata in 600 euro (come quella prevista per Partite e autonomi) per il mese di marzo.
Il chiarimento riguarda i lavoratori autonomi e i giovani iscritti alle Casse Professionali nel corso del 2019 o nei primi mesi del 2020. In questo caso, il requisito di reddito sarà riferito non ai ricavi ma al reddito complessivo, ferme restando le soglie indicate.
" l’indennità potrà essere riconosciuta anche in favore di quei lavoratori autonomi e professionisti che, in quanto iscritti agli enti previdenziali di appartenenza durante l’anno 2019 o nei primi mesi del 2020, non possano vantare per l’anno di imposta 2018 un reddito derivante dall’esercizio della professione; ciò a condizione che gli stessi abbiano percepito, in quello stesso anno, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, ovvero compreso tra i 35.000 e i 50.000 euro (in presenza, chiaramente, degli altri requisiti prescritti dalla legge)."
In base a quanto si legge nella nuova FAQ, il Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020 (art. 1, comma 2) riconosce l’indennità di 600 Euro a coloro che abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018:
- un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro (al lordo dei canoni di locazione soggetti a tassazione, la cui attività sia stata limitata o sospesa per l’emergenza Coronavirus);
- un reddito complessivo tra 35.000 euro e 50.000 euro (sempre al lordo dei canoni di locazione soggetti a tassazione) e che abbiano ridotto, cessato o sospeso l’attività autonoma o libero-professionale a causa dell’emergenza COVID-19 (ai sensi dell’art. 2 dello stesso decreto).
" Pertanto nulla osta alla concessione del beneficio anche ai neo iscritti che non abbiano maturato reddito professionale nel 2018, purché abbiano un reddito da lavoro complessivo entro i limiti indicati dal DL del 28 marzo 2020."
di Redazione PMI.It