Bonus mobili, come si applica la proroga 2020
Detrazione 2020 per arredi destinati a immobili oggetto di ristrutturazione agevolata: aggiornamento alla guida sul Bonus Mobili dell'Agenzia delle Entrate.
La proroga del bonus mobili anche nel 2020 rende agevolabile l’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione a partire dal primo gennaio 2019. Per i mobili che sono invece stati acquistati nel 2019, l’agevolazione si può applicare se i lavori di ristrutturazione sono iniziati dal primo gennaio 2018.
La precisazione è contenuta nella Guida al bonus mobili dell’Agenzia delle Entrate, aggiornata con le novità della Legge di Bilancio 2020 che ha prorogato la detrazione IRPEF al 50% per l’intero 2020.
Le regole sono le stesse già applicate negli scorsi anni.
In estrema sintesi, la detrazione spetta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A+ (A per i forni), destinati a immobili o parti comuni di edifici residenziali oggetto di ristrutturazione edilizia agevolata. E’ pari al 50%, su un tetto di spesa di 10mila euro, si applica in dieci quote annuali di pari importo direttamente in dichiarazione dei redditi.
I mobili non devono essere necessariamente destinati allo stesso ambiente oggetto di ristrutturazione, basta che corrisponda l’immobile.
Attenzione: il collegamento temporaneo fra i lavori di ristrutturazione e l’acquisto di mobili è abbastanza stringente. Lo prevede esplicitamente il testo della legge (comma 2, articolo 16, dl 63/2013), in base al quale il bonus mobili 2020 è destinato ai contribuenti che fruiscono della detrazione ristrutturazioni «limitatamente agli interventi di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2019».
Il senso, spiega la circolare dell’Agenzia delle Entrate 29/2013, è che i lavori ristrutturazione devono essere in corso di esecuzione o comunque terminati da un lasso di tempo sufficientemente contenuto, tale da presumere che l’acquisto sia diretto al completamento dell’arredo dell’immobile su cui i lavori sono stati effettuati.
Come detto, per quanto riguarda i mobili acquistati nel 2019 (e per i quali la detrazione si applicherà nella prossima dichiarazione dei redditi), i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati dal primo gennaio 2018.
La Guida al bonus Mobili dell’Agenzia delle Entrate ricorda infine che la data di inizio lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i beni, mentre non è fondamentale che le relative spese siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
di Redazione PMI